PROGETTO GATTO SELVATICO 2024–2027
Il gatto selvatico nell'Altopiano svizzero: la sfida dell'ibridazione e delle malattie
Nel precedente progetto «La conservazione del gatto selvatico in Svizzera e in Europa», ci siamo concentrati in modo approfondito sulla diffusione del gatto selvatico nell'Altopiano svizzero. In questo progetto di follow-up, vogliamo continuare a studiare la diffusione del gatto selvatico nell'Altopiano svizzero e possibilmente oltre.
Obiettivi e priorità
La sfida dell'ibridazione
La diffusione dei gatti selvatici sull'Altopiano centrale continua e questo comporta nuove sfide per la specie. Sull'Altopiano centrale, i gatti selvatici incontrano sempre più spesso gatti domestici con cui possono accoppiarsi (ibridarsi). L'accoppiamento tra gatti domestici e selvatici produce una prole fertile, nota come “ibrido”. L'ibridazione introgressiva, cioè la presenza di geni di gatto domestico nel pool genetico del gatto selvatico a seguito di precedenti incroci o retrocessioni, è considerata una potenziale minaccia per il gatto selvatico. La mescolanza del pool genetico potrebbe portare all'estinzione locale e a lungo termine della specie, dal momento che il gatto selvatico è ampiamente superato dal gatto domestico in tutto il suo areale. Tuttavia, l'ibridazione non sembra avvenire in modo del tutto casuale, ma è influenzata da alcuni fattori che vogliamo approfondire.
Utilizzando l'esempio dell'area di studio di Bucheggberg, una zona dell'Altopiano centrale dove sono noti gli ibridi, stiamo studiando il comportamento dei gatti selvatici, dei gatti domestici e degli individui ibridi. Tra le altre cose, siamo interessati a capire come e se la loro ecologia differisce e come gli individui sono correlati tra loro. Abbiamo in programma di condurre studi simili in altre aree. Un confronto tra aree con tassi di introgressione diversi potrebbe fornire informazioni sui fattori che favoriscono o riducono l'ibridazione.
Monitoraggio della salute
Sebbene i gatti selvatici e i gatti domestici non appartengano alla stessa specie, sono così strettamente imparentati che possono avere le stesse malattie. Gli agenti patogeni possono quindi essere facilmente trasmessi. In questo progetto vogliamo capire quali conseguenze può avere questo fenomeno sia per i gatti selvatici che per quelli domestici e se gli ibridi svolgono un ruolo particolare in questo senso. Per questa parte del progetto, collaboriamo con il FIWI dell'Università di Berna e con il Laboratorio veterinario dell'Università di Zurigo.
Comunicazione
Un obiettivo importante di questo progetto è quello di aumentare la consapevolezza dei gatti selvatici, sviluppare misure per prevenire l'ibridazione e comunicarle a gruppi target definiti.
Ibridazione nei gatti selvatici ©KORA
Metodi
Trappole fotografiche
Le fototrappole sono utilizzate per vari scopi. Possono aiutare a individuare i gatti selvatici e possono anche essere utilizzate per determinare la densità e la distribuzione.
Analisi genetiche
Otteniamo informazioni sul grado di ibridazione degli individui e sulle relazioni di parentela principalmente attraverso l'analisi di campioni di pelo raccolti in modo non invasivo, che vengono analizzati dal Senckenberg Research Institute, Dipartimento di Genetica della Conservazione.
Gatto selvatico su fototrappola ©KORA
Monitoraggio telemetrico
I singoli animali sono dotati di collari GPS per seguire in dettaglio i loro movimenti e la scelta dell'habitat. Per essere muniti di collare GPS, gli animali devono essere catturati una volta sola.
Esami veterinari
Tutti gli individui sono esaminati e campionati da veterinari del FIWI dell'Università di Berna come parte del processo di cattura e marcatura. I campioni vengono analizzati nel laboratorio veterinario dell'Università di Zurigo.
Dr Lea Maronde e Dr Iris Marti in azione ©KORA
Informazioni sul progetto
Il progetto viene realizzato in collaborazione con gli ispettorati cantonali della caccia. Il progetto è finanziato da tre fondazioni private.
Durata del progetto: 2024–2027
Partner del progetto:
- Instituto per la salute dei pesci e della fauna selvatica FIWI, Università di Berna (Dr. Iris Marti e team)
- Dipartimento di Diagnostica Clinica e Servizi, Università di Zurigo (Prof. Dr. Regina Hoffman e team)
- Istituto di ricerca Senckenberg, Dipartimento di genetica della conservazione (Dr. Carsten Nowak e team)
- Pratica veterinaria im Moos/Ins (Dott.ssa Anna Geissbühler e team)
Contatto KORA: Dott.ssa Lea Maronde