- Ritratto
- Segni di presenza
- Distribuzione
- Effettivi
- Monitoraggio della lince mediante fototrappolaggio
- Perdite
- Attacchi su animali da reddito
- FAQ
RITRATTO LINCE
CARATTERISTICHE
LINCE EURASIATICA (LYNX LYNX)
- Morfologia: felino di media taglia con gambe lunghe e pelo di colore grigio-ocra scuro, generalmente caratterizzato da una pronunciata maculatura, anche se ci sono individui omocromi e privi di macchie. Caratteristici anche i ciuffi di peli all’estremità delle orecchie (4 cm) e una coda corta (20-25 cm).
- Dimensioni: lunghezza testa-corpo 80–110 cm, altezza al garrese 50–60 cm. I maschi sono più grandi delle femmine.
- Peso: maschi adulti 20-26 kg, femmine adulte 17-20 kg
- Speranza di vita: in natura fino a 20 anni
STATUS E MINACCE
STATUS LEGALE
- Legge sulla caccia, LCP (RS 922.0): specie protetta
- Ordinanza sulla caccia, OCP (RS 922.01): regola le eccezioni (vedi l’Aiuto all’esecuzione: Strategia Lince Svizzera)
- Convenzione di Berna: Allegato III (specie protetta)
- Direttiva Habitat UE: Allegati II (specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione) e IV (specie rigorosamente protetta)
- Convenzione di Washington, CITES (FR, EN): Appendice II
- Status Protezione CH: in pericolo (Endangered) (DE, FR); specie con priorità nazionale molto elevata
LISTA ROSSA DELLE SPECIE PROTETTE
La minaccia maggiore per la lince in Svizzera deriva dalle uccisioni illegali, le collisioni con i veicoli e la frammentazione dell’habitat. Inoltre, c’è il pericolo latente di impoverimento genetico, combinato con il rischio di conseguenze negative derivanti dalla consanguineità. Quest’ultimo si basa sul numero insufficiente di individui liberati durante la reintroduzione storica e sulla mancanza di un contatto tra le popolazioni svizzere e quelle vicine. Date le dimensioni attuali, la condizione genetica e la situazione generale, la sopravvivenza a lungo termine della popolazione di lince svizzera non è assicurata.
STRUTTURA SPAZIALE E SOCIALE
La lince è fondamentalmente un abitante della foresta: il suo metodo di caccia richiede un habitat ricco di copertura. Una tesi di master presso KORA ha confrontato l’uso dello spazio da parte della lince attuale con quello di 30 anni fa. Si è riscontrato che le linci sempre più spesso utilizzano anche territori ad altitudini più elevate e con habitat più aperti. La specie avanza anche sempre più verso l’Altopiano svizzero, soprattutto a sud del Lago di Neuchâtel, dove dal 2012 sono state registrate regolarmente prove di riproduzione. Il futuro mostrerà se la lince potrà colonizzare l’Altopiano centrale. In quell’area la disponibilità alimentare è elevata, ma l’habitat è molto frammentato e lineare. Tali habitat sono meno idonei per la formazione di una presenza con struttura sociale classica per la specie e la lince è esposta a un maggior numero di rischi, soprattutto in caso di collisioni.
Le linci sono attive prevalentemente di notte. Sono territoriali e con l’eccezione delle femmine con prole, conducono una vita solitaria. Nel proprio territorio non tollerano nessun’altra lince adulta dello stesso sesso. Il territorio di un maschio generalmente comprende quello di due femmine. L’estensione del territorio varia in funzione della disponibilità di prede e dallo stato della popolazione. In Svizzera, la grandezza media di un territorio è di circa 90 km² per le femmine e di 150 km² per i maschi. I valori estremi si situano tra i 40 e 400 km². La delimitazione territoriale è mantenuta con marche odorose. Le linci comunicano anche con dei richiami. Tra adulti questi sono percepibili soprattutto nella stagione degli amori. Altri tipi di richiami sono in uso per la comunicazione tra femmine e cuccioli.
Le linci marcano il loro territorio su strutture prominenti come tronchi, rocce o, come nella foto, cataste di legno.
Scatto di trappola fotografica, Oberland bernese, 2011. © KORA
RIPRODUZIONE
Durante il periodo riproduttivo, da marzo a metà aprile, le linci sono più frequentemente attive anche di giorno. Soprattutto in questo periodo comunicano con i richiami. Verso la fine di maggio o all’inizio di giugno, dopo 68-73 giorni di gestazione, la femmina partorisce da 1 a 4 (generalmente due) piccoli ciechi, in un luogo protetto (per esempio cavità nella roccia o tronchi di alberi caduti). La femmina si occupa da sola dell’allevamento dei piccoli che si nutrono di latte materno fino al momento in cui, a circa due mesi di vita, riescono a seguirla fino a una preda. Rimangono con la madre fino all’età di dieci mesi circa, dopodiché si separano e vagano alla ricerca di un loro territorio. Le linci hanno un comportamento di migrazione ed espansione piuttosto conservativo. Sono state osservate migrazioni fino a 300 km, ma sono estremamente rare e interessano solo i maschi. Per quanto spettacolari possano essere queste migrazioni, non hanno mai portato alla formazione di una nuova popolazione. È molto improbabile che una femmina visiti la stessa regione lontana nello stesso periodo. Anche se le linci coprono solo distanze relativamente brevi, incontrano varie barriere di habitat, ad esempio ampi fondovalle con i loro corpi d’acqua, insediamenti, assi di traffico principali o alte montagne. Le linci hanno difficoltà a superare tali ostacoli nel paesaggio e durante questa fase sono esposte a diversi pericoli. Solo un quarto di tutte le linci raggiunge l’età adulta. Un individuo può riprodursi solo nel momento in cui riesce a occupare un territorio libero.
Questi cuccioli di un mese circa sono ancora completamente dipendenti dalla madre.
Oberland bernese, 2011. © Fridolin Zimmermann
ALIMENTAZIONE
La lince eurasiatica caccia piccoli ungulati. In diversi studi radiotelemetrici in Svizzera è emerso che il 51,3% delle prede era costituito da caprioli e il 28,5% da camosci. La quota rimanente è costituita principalmente da lepri comuni e variabili, volpi e marmotte. Le proporzioni delle varie prede nella dieta possono variare nel tempo, non solo nelle diverse zone, ma anche nella stessa area. I danni causati al bestiame da reddito – principalmente pecore e più raramente capre – sono molto localizzati e hanno luogo solamente durante un periodo limitato: quando gli effettivi di ungulati sono ridotti. La lince caccia tipicamente all’agguato, senza inseguire la sua preda. La afferra con gli artigli affilati delle zampe anteriori e la uccide con un morso deciso alla gola. Per mangiare completamente un capriolo o un camoscio impiega diverse notti. La lince lascia sul luogo della predazione solo ossa, testa, pelle e il tratto digerente. Si nutre mediamente di un ungulato (capriolo o camoscio) a settimana, il che equivale a circa 50-60 ungulati l’anno.
Lince con un capriolo, la sua preda tipica.
Scatto di trappola fotografica, 2012. © KORA
STORIA IN SVIZZERA
In Svizzera, la lince è scomparsa durante il diciannovesimo secolo. L’ultima osservazione è del 1909 ed è stata effettuata nella regione del passo del Sempione. È stata perseguitata dall’uomo con tutti i mezzi possibili, tuttavia anche il deterioramento delle condizioni ecologiche necessarie alla sua sopravvivenza, deforestazione e sterminio degli ungulati, ha contribuito alla sua scomparsa.
Durante il ventesimo secolo, grazie al recupero dei boschi e al ritorno degli ungulati, si sono ricreate le condizioni ecologiche necessarie ad un suo ritorno. Per questo motivo, nel 1967 il Consiglio Federale prese un’importante decisione: reintrodurre la lince in Svizzera. Le prime coppie di linci dei Carpazi sono state liberate nel 1971 nel Canton Obvaldo. Altri rilasci hanno avuto luogo nel Giura.
Da allora in Svizzera si sono stabilite due popolazioni, una nel Giura e l’altra nelle Alpi nord-occidentali. Da queste due popolazioni, tra il 2001 e il 2008, diverse linci sono state traslocate nella Svizzera nord-orientale per favorirne l’espansione geografica.
Salto verso la libertà: il 17 settembre 1973 una lince è stata reintrodotta nella Lütoldsmatt, Canton Obvaldo.
© Alfred Schifferli
Risoluzione del Consiglio Federale del 18 agosto 1967 sulla reintroduzione della lince in Svizzera.
UOMO E LINCE
La lince non è un animale pericoloso per l’uomo. Gli unici conflitti tra uomo e lince sono causati dalle predazioni sul bestiame e dalla concorrenza con i cacciatori per caprioli e camosci. La lince è una specie protetta, tuttavia il documento “Strategia Lince Svizzera” fornisce delle direttive per la sua gestione. La Confederazione e i Cantoni indennizzano agli allevatori gli animali predati dalla lince. In caso di attacchi ripetuti vengono attuate delle misure di protezione delle greggi. Mentre se una lince uccide più di 14 pecore o capre durante una stagione d’alpeggio può essere emanata un’autorizzazione di abbattimento. Nel caso in cui le linci riducessero gli effettivi di capriolo o camoscio a un numero tale da impedirne la caccia, possono essere ridotte anche loro stesse. Però per permettere un intervento di questo tipo devono essere rispettate alcune condizioni. La riduzione degli effettivi di lince deve essere effettuata tramite catture e traslocazioni; abbattimenti di regolazione sono previsti unicamente nel caso in cui le traslocazioni sono impossibili. Lo scopo di queste misure è di ridurre la densità localmente elevata e allo stesso tempo favorire l’espansione della specie.